La Ricerca del Gusto : Intervista alla FoodBlogger Annalisa De Benedictis

Considerando la convivialità “generata” dal cibo e la possibilità, gratuita ed immediata, data dall’innovazione tecnologica, l’incontro tra FOOD e Social media, rappresenta un connubio ideale, destinato a continuare nel tempo. I brand del food and beverage investono sempre di più sui canali social, puntando con decisione ad un incremento del dialogo con gli utenti/consumatori. Si parte dal presupposto che il cibo, per ottenere successo commerciale, oltre ad essere accattivante da vedere e buono da mangiare, ha bisogno di un adeguato messaggio pubblicitario che sappia toccare le corde emotive del consumatore, inserendosi in un contesto di scelta caratterizzante dell’individuo. Ed è in questo contesto che è nata la figura professionale del Food Blogger, con l’intento di raccontare attraverso il proprio punto di vista e la propria sensibilità, il mondo della gastronomia. Con l’intervista alla foodblogger Annalisa De Benedictis di Queen’s Kitchen, volto noto del piccolo schermo, presenza fissa del programma “Buon Pomeriggio“, con Michele Cucuzza e Mary de Gennaro, diamo il via ad una serie di articoli che ci permetteranno di approfondire questo fenomeno. Buona lettura!

Candido Marinelli:- Cosa l’ha spinta ad aprire un Food Blog?
Annalisa De Benedictis:- Dopo aver iniziato a pubblicare sui social le foto dei piatti che preparavo tutti i giorni per la mia famiglia, amici e persone che mi seguivano hanno iniziato a chiedermi le ricette e sono stati loro stessi a suggerirmi di aprire un blog per raccoglierle.
C.M.:- Cosa rappresenta oggi il foodblogging?
A.D.:- Per me è prima di tutto un modo per raccontare, secondo la mia sensibilità e il mio punto di vista, la mia passione per la cucina, ma è anche uno strumento di comunicazione potente: attraverso scrittura, fotografia, web marketing, comunicazione agroalimentare si possono promuovere la conoscenza, la valorizzazione, la promozione e la protezione del nostro prezioso patrimonio culturale.
C.M.:- Il successo e la ribalta televisiva, hanno cambiato il suo modo di concepire la cucina?
A.N.:- No, in televisione ho portato lo stesso modo di cucinare di casa mia, scelgo ingredienti legati alle stagioni e al territorio (gli stessi che finiscono nei loro carrelli della spesa tutti i giorni) e li utilizzo in preparazioni semplici, rese particolari dal mio gusto e dalla mia fantasia e credo sia quello che piace alle persone che mi seguono con affetto.


C.N.:- Qual è la sua Ricerca del Gusto?
A.N.:- A causa del cambiamento del nostro stile di vita, il tempo da dedicare alla cucina si è notevolmente ridotto fino a diventare l’ennesimo impegno in giornate che sembrano non finire mai: con le mie ricette vorrei che le persone ritrovassero il piacere di stare a tavola e di mangiare bene a casa. È questa la mia Ricerca del Gusto.
C.M.:- Cosa non manca mai nella sua dispensa?
A.N.:- L’olio extravergine d’oliva del frantoio di fiducia, la pasta di semola di grano duro, una buona salsa di pomodoro, le conserve di verdure sott’olio, i legumi, le marmellate che preparo tutte le estati e tutti gli altri prodotti freschi di cui la Puglia è generosa.
C.M.:- Ci racconta un piatto della tradizione italiana a cui si sente molto legata? Qual è il suo rapporto con la tradizione e l’innovazione?
A.N.- Impossibile scegliere un solo piatto! Sono cresciuta con il ragù della domenica, con la Tiella di Patate, Riso e Cozze, con il purè di fave e cicorie, con gli spaghetti alle cozze e credo che questi resteranno per sempre i miei piatti del cuore, è proprio da questi piatti della mia tradizione che mi piace partire per sperimentare: penso agli spaghetti con le cozze a cui ho aggiunto una crema di cime di rapa e provolone, al puré di fave che ho trasformato nella base per delle tagliatelle con carciofi e mazzancolle o ancora alla tiella barese trasformata in un delicato risotto al pomodoro con gratin di patate, pomodorini e cozze.

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