Duomo di Milano

Milano Wine Week: buona la prima

Si è svolta a Milano dal 7 al 14 ottobre la Milano Wine Week, la prima settimana interamente dedicata alla celebrazione del nettare di Bacco nel capoluogo lombardo. È anche il primo evento di una simile durata a tenersi nel cuore di una città italiana. Ideata da Federico Gordini, già fondatore di Milano Food Week e di Bottiglie Aperte, la Milano Wine Week ha voluto riproporre quanto in città  viene già realizzato  per eventi come la Settimana della Moda ed il Fuorisalone, proponendo momenti mirati a favorire una partecipazione diffusa.Palazzo BovaraMolteplici gli eventi che hanno interessato diverse parti della città, con Palazzo Bovara fulcro dell’evento e con due zone in particolare a mettere in risalto le due principali aree vitivinicole lombarde: il triangolo Brera – Garibaldi – Solferino è stato sede del Franciacorta Wine District mentre Porta Romana ha avuto il suo focus sui vini dell’Oltrepò Pavese.
Ma le iniziative sono state davvero numerose, alcune delle quali non nuove alla città, e disseminate su diverse parti del territorio milanese; tra le tante menzioniamo:

  • So Wine, giunto alla sua sesta edizione, un’occasione per esperti e neofiti di entrare in contatto con persone legate a cantine di caratura internazionale quali Fontanafredda, Castellare di Castellina, Cantine Antinori, Castello di Ama, le siciliane Cantina di Modica, Firriato e Planeta;La vendemmia di via Montenapoleone
  • La Vendemmia di via Montenapoleone, alla nona edizione, dove le grandi firme della moda ospitano griffe vitivinicole, italiane e non, con le vetrine dei negozi adattate per l’occasione;Vendemmia di via Montenapoleone
  • “Il vino in Italia, c’era una volta…”, conferenza in occasione dei 90 anni del Corriere Vinicolo, sul cambiamento di tecniche e pratiche in vigna ed in cantina, ma anche sul modo di comunicare questo affascinante mondo.Duomo di Milano

Milano si è dimostrata essere una location esclusiva nel senso positivo del termine poiché ha saputo far leva sul brand Milano, presentando cantine ed etichette di livello assoluto, organizzando conferenze tenute da personaggi illustri nel panorama vitivinicolo italiano che non hanno bisogno di presentazioni (primi fra tutti Daniele Cernilli, fondatore di DoctorWine e Luciano Ferraro, caporedattore del Corriere della Sera), ospitando diversi eventi in luoghi unici (ad esempio palazzo Bovara e le boutique di via Montenapoleone e del quadrilatero della moda), organizzando momenti in cui poter sorseggiare eccellenze di livello mondiale (come la degustazione dei dieci vini che hanno ricevuto il massimo punteggio dai critici internazionali e la degustazione dei grandi champagne millesimati delle migliori maison), promuovendo luoghi legati al vino ma anche alla cultura milanese, come la vigna di Leonardo.La Vigna di Leonardo

Milano ha saputo anche essere molto inclusiva, proponendo diversi momenti aperti a tutti, dando occasione anche ai non “addetti ai lavori” di acquisire nuove conoscenze in questo ambito e di entrare in contatto con gente che è divenuta simbolo nello scenario enologico nazionale.
L’unica piccola pecca, più che giustificabile per un’evento alla sua prima edizione e facilmente sanabile, è stata, in alcuni casi, la scarsa preparazione del personale adibito all’accoglienza, non sempre adeguatamente informato sugli eventi in corso e su quelli imminenti.Cantine IsolaProbabilmente, il messaggio più importante che la Milano Wine week ha trasmesso è l’importanza e l’efficacia del gioco di squadra: gioco di squadra tra gli organizzatori però anche tra tutti gli attori coinvolti in questo evento. Soltanto coinvolgendo negozianti, ristoratori, cantine e relatori di primo piano si è riusciti a garantire una scelta variegata ad appassionati e visitatori, oltre che ben integrata nel tessuto urbano.

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