Sara Varone e la sua Locanda del Conte Nitto

Oggi La Ricerca del Gusto ha il piacere e l’onore di ospitare la bella Sara Varone.
Non tutti sanno che, oltre ad aver partecipato a due edizioni di Buona Domenica e ad aver recitato a teatro, in fiction e sul grande schermo è anche laureata in Psicologia e, da poco, ha intrapreso una nuova avventura in campo gastronomico, con la Locanda del Conte Nitto.
In esclusiva per La Ricerca del gusto Sara Varone racconta perché ha deciso di investire nel campo della ristorazione nella cittadina umbra di Amelia, facendo leva su una passione che ha radici ben radicate nella sua vita.
Prima di lasciarvi all’intervista vi ricordiamo che siamo anche presenti su Instagram e Facebook. Buona lettura!
Tutti ti conoscono per la tua partecipazione a Buona Domenica, ma pochi sanno della tua passione per la cucina. Quando nasce?

“La mia passione per la cucina nasce da quando ero molto piccola. Mamma lavorava tanto e molto spesso nel pomeriggio mi lasciava da mia nonna.
Nonna Teresa amava farmi cucinare insieme a lei, soprattutto i dolci e così mi divertivo anche a casa a replicare le cose che imparavo da lei. Ero imbambolata durante tutte le fasi della preparazioni e non vedevo l’ora che finisse per mangiare tutta la crema rimasta nella ciotola. Anche mamma è un ottima cuoca, a casa ho sempre mangiato cibi genuini e sani e soprattutto è stata sempre molto attenta all’alimentazione della famiglia. Quando tornavo da scuola io e mio fratello abbiamo sempre cucinato da soli e anche qui ci divertivamo molto e spesso ci inventavamo ricette che non sempre riuscivano!”Perché l’Umbria e non il Lazio o altre regioni per il tuo ristorante?
“Io amo la Maremma, la Toscana ma sono sempre stata molto affezionata all’Umbria per i ricordi che mi legano a questa regione.
Con i miei nonni ogni domenica si andava fuori per fare la famosa scampagnata. Non ci si poteva sottrarre! Non esistevano altri impegni; mio nonno amava andare a mangiare fuori, andare alla scoperta di trattorie, locande e ristorantini tipici ma soprattutto amava comprare l’olio buono direttamente al frantoio. Così ho conosciuto tantissimi posti meravigliosi dell’Umbria.”Perché hai scelto proprio la Locanda del Conte Nitto?
“Un giorno per caso conosco la Locanda Del Conte Nitto ed è stato amore a prima vista: mi sono sentita subito a casa. Gli amerini sono meravigliosi, sono i miei primi clienti. E poi si respira un’aria molto internazionale. Ci vengono a trovare turisti da tutto il mondo, molti di loro hanno la casa qui come tanti romani che si vengono a rilassare nel weekend.”
Qual è il rapporto tra tradizione ed innovazione in cucina per Sara Varone?
“Quando si parla del rapporto tra tradizione ed innovazione, rapporto del quale si parla spesso, io dico che si dovrebbe parlare di una relazione necessaria perché noi veniamo dalla tradizione ed è giusto tramandarla ma anche migliorarla e adeguarla alla società che si evolve. Ovviamente al primo posto c’è’ sempre la materia prima ed è per questo che, ad esempio, ci siamo rivolti al presidio Slow Food della Fava Cottora dell’ Amerino.”
Quali sono gli altri prodotti di punta della Locanda del Conte Nitto?
“Abbiamo il tartufo bianco e nero pregiato della zona per poi passare all’ olio monocultivar e alla carne dei produttori locali umbri, anche loro miei clienti. Il pesce invece proviene direttamente da Fiumicino.”
Cosa c’è nella vita di Sara Varone oggi, oltre al ristorante?
“Mi divido tra Roma e Amelia ma non mancano altri progetti.”

Continuate a seguirla per restare aggiornati!

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