Cantina Tenuta Viglione: tra tradizione e modernità

La Puglia storicamente è stata una regione che ha prodotto vini da taglio, ovvero destinati a modificare alcune caratteristiche, soprattutto il volume alcolico, di altri vini prodotti in altre zone d’Italia. Ma, da diversi anni è in atto una rinascita della viticoltura pugliese, che ha acquisito consapevolezza delle proprie potenzialità e riesce a farsi apprezzare in ambito nazionale ed interazionale.
Un’azienda simbolo di questo cambio di passo è la cantina Tenuta Viglione, azienda dell’Alta Murgia barese (siamo nella zona della DOC Gioia del Colle) che, facendo leva su impianti di produzione altamente tecnologici, produce vini molto apprezzati tanto in Italia quanto all’estero. Parlando di premi, la cantina Tenute Viglione si è di recente aggiudicata il premio Tre Bicchieri Gambero Rosso 2019, la medaglia d’argento al ProWein 2019 ed è stata selezionata da Legambiente tra i produttori di dei migliori vini biologici e biodinamici d’Italia del 2018.
Noi abbiamo avuto il piacere di intervistare Giovanni Zullo, a capo dell’azienda.
Ricordandovi che La Ricerca del Gusto prosegue su Facebook ed Instagram, vi auguriamo una buona lettura.Quando nasce la vostra cantina e quale evoluzione ha avuto nel corso del tempo?
“L’azienda è stata fondata nel 1937 da mio nonno. Allora, il vino prodotto era destinato principalmente venduto sfuso in ambito locale. La produzione è cresciuta ed è migliorata nel tempo.
Ma è stato quando io ho lasciato gli studi di medicina per dedicarmi completamente alla cantina che ho dato nuovo impulso all’attività. Da allora ho costruito la nuova cantina e acquistato nuovi impianti, ho indirizzato la produzione al biologico, ho acquisito nuovi terreni e piantato nuove vigne, ma soprattutto ho puntato sulla vendita del vino di qualità in bottiglia. Oggi i nostri vini sono venduti in 15 Paesi nel mondo e ricevono numerosi riconoscimenti e premi a ogni annata.”Quali vitigni sono presenti nelle vostre vigne? 
“Abbiamo scelto solamente vitigni autoctoni pugliesi e meridionali. Il Primitivo è il vitigno principale, ma coltiviamo anche Negroamaro e Uva di Troia, Falanghina, Fiano e Verdeca come uve bianche, e l’antico Aleatico, vitigno raro e aromatico.”Quali vini producete e quali le loro caratteristiche organolettiche?
“Abbiamo attualmente 14 referenze diverse, che comprendono tre vini da Primitivo con diversi invecchiamenti, un rosato da Primitivo, quattro vini spumanti, un assemblaggio di Primitivo e Aleatico e un vino da dessert ottenuto con la vendemmia tardiva dell’Aleatico. Tutti gli intenditori ci ripetono spesso che i nostri vini sono “equilibrati” ed “eleganti”. Grazie all’altitudine delle vigne, mediamente a 450 m sul livello del mare, e alla composizione del suolo che è calcareo in superficie e argilloso nello strato sottostante, otteniamo vini con una notevole acidità e mineralità, che ne esaltano i sapori fruttati.”Qual è il rapporto tra tradizione ed innovazione nella vostra realtà?
“Teniamo molto alle antiche tradizioni. Facciamo vini genuini che sono il prodotto della terra e del lavoro, senza utilizzare fertilizzanti, erbicidi o pesticidi chimici. Tuttavia utilizziamo tutti gli strumenti tecnologici a disposizione, dalla vendemmiatrice automatica alle presse, serbatoi a temperatura controllata, filtri, una linea di imbottigliamento che dal vino sfuso riempie le bottiglie, le etichetta, le confeziona in cartoni e le posiziona sulla pedana pronta per la spedizione. Tutto tenendo sempre ben presente le richieste in continua evoluzione del mercato internazionale.”Con quali parole descriverebbe la cantina Tenuta Viglione?
“Biologica, familiare, tradizionale e tecnologica.”Perché un winelover dovrebbe scegliere i vini di Tenuta Viglione?
“Perché sono vini fatti con passione. Sebbene siano premiati ogni anno, la nostra migliore ricompensa è il sorriso di chi li beve.”

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