Baby, it’s cold outside. Questa pazza pazza primavera! Sembra proprio che il sole abbia deciso di scioperare in questo maggio che si diverte a imitare novembre. Cibo! Che bella immagine. E allora perché non ci affidiamo ad un bel piatto per recuperare l’allegria? Guai, però, a chi proponesse un’insalatina scondita: per rinvigorirci serve una ricetta della tradizione, meglio ancora se vira al porpora del sugo. E allora, via col sempiterno ragù alla bolognese – rosso quanto è rossa Felsina. Per i pochi venusiani con lo sapessero, si tratta di una magnifica salsa a base di pomodoro e carne macinata.Eccoti le “Cinque cose che non sai su… il Ragù” . Buon appetito!

1) Né da Napoli, né da Bologna: il nome ragù (ragoût) deriva dal francese ragoûter, ossia “solleticare l’appetito”. Il verbo contiene la parola goût, dal latino gustus (gusto).

2) Questo probabilmente lo immagini, ma è bene ribadirlo: mai mangiare il ragù fuori dai confini italici! Ordinare questo piatto in U.S.A, per esempio, significa incredibilmente vedersi arrivare degli spaghetti. Vade retro! E ridateci le tagliatelle, ça va sans dire.

3) Contrariamente a quello che si pensa, nel ragù (quasi) tutto è permesso. Ho assaggiato ragù con le melanzane; ed addirittura un ragù cui una saggia signora bolognese aveva aggiunto i funghi ed un dito di pancetta. In tutti questi casi il sapore originario non veniva compromesso, ma ci guadagnava in profondità, in ricchezza.

4) Il pomodorino cammina con aria svagata e papà pomodoro allora si arrabbia e va da lui, lo schiaccia e dice: «Fai il concentrato!». Un cucchiaio concentrato di pomodoro è un trucco piccolo ma fondamentale per il vostro ragù: lo rende più denso e cremoso.

5) Non avere fretta. La preparazione del ragù è un atto d’amore e pertanto ha bisogno dei suoi tempi: tenerlo poco sui fornelli significa renderlo monocorde e scipito. Fate sobbollire il vostro ragù a fuoco bassissimo per almeno due ore, finché, “sbuffando”, non raggiunge la giusta consistenza. Premuratevi di chiudere il coperchio, per racchiudere all’interno tutti quegli inconfondibili afrori e vapori!

A questo punto non posso che lasciarvi con la ricetta: tutto questo parlar di ragù mi sta facendo brontolare lo stomaco. Buon appetito!

INGREDIENTI per quattro persone

Mezzo sedano, mezza carota, mezza cipolla tritati finemente

500 grammi di macinato bovino + 250 grammi di salsiccia di suino

500 ml di passata di pomodoro

300 ml di vino (si consiglia il rosso per un sapore più verace)

Un cucchiaio di olio

Un cucchiaio di concentrato di pomodoro

Sale e pepe quanto basta

PREPARAZIONE

– Lavare con cura sedano e carota, sbucciando poi la cipolla ed affettando finemente le verdure.

– In una casseruola di generose dimensioni fate scaldare un cucchiaio di olio. A temperatura raggiunta, fate soffriggere le verdure e la salsiccia sminuzzata.

– Aggiungete quindi il macinato di bovino e fate rosolare per qualche minuto. Versare quindi il vino e mescolare con cura.

– Quando il vino sarà completamente evaporato, aggiungete la salsa di pomodoro, continuando a mescolare; unitevi poi il concentrato.

– Aggiustate di sale e pepe e cuocete a fiamma bassa per un paio d’ore, mescolando di tanto in tanto.

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