Aglianico del Vulture: un vino che viene da lontano

L’Aglianico del Vulture viene prodotto da uve Aglianico coltivate nella zona del monte Vulture, antico vulcano inattivo, i cui comuni principali sono Rionero, Barile e Venosa, in provincia di Potenza.

Aglianico del Vulture

Origini

Come gli altri biotipi di Aglianico, ha origini molto antiche. L’Aglianico faceva parte del gruppo di vitigni identificato con il termine Amineae, caratterizzati da una notevole resa produttiva e dalla longevità dei vini. L’Aglianico con tutta probabilità è stato introdotto sul territorio italiano dai Greci; più precisamente pare che sia stato portato da coloni greci della Tessaglia che nel VIII sec. a. C. fondarono gli insediamenti di Ischia e Cuma. Un’altra scuola di pensiero sostiene che le Amineae abbiano provenienza etrusca ma, anche in questo caso, è fuori discussione la lontana origine greca. Per quanto riguarda il nome, esso è stato coniato intorno al XVI secolo quando, sotto la dominazione aragonese, le regole fonetiche della lingua spagnola hanno permesso la trasformazione del nome Hellenico in Aglianico.

L'Atto: Aglianico del Vulture delle Cantine del Notaio

Terroir

La zona di produzione è caratterizzata da terreni di origine vulcanica e arenaria, con elevato contenuto di potassio e sali minerali. Il tufo nel sottosuolo  rappresenta una riserva idrica importante e gli strati sabbiosi, limosi e argillosi sono sinonimo di fertilità. In particolare dove la presenza di argilla è più consistente si possono ottenere vini complessi e strutturati con una buona predisposizione all’invecchiamento. L’altitudine dei vigneti è tra i 200 e i 700 m s.l.m. Il clima è arido nei mesi estivi, periodo durante i grappoli si sviluppano e la temperatura media in questo periodo è di 25 °C. La presenza del massiccio vulcanico comporta condizioni di ventilazione importanti per effetto della brezza e di correnti d’aria provenienti dalle coste orientali ed occidentali. Ciò determina un abbassamento delle temperature durante l’estate con importanti riflessi sulla produzione fenolica sulle bucce.

Aglianico del Vulture della Cantina del Vulture

Affinamento

Secondo il disciplinare di produzione il vino Aglianico del Vulture, per potersi fregiare della denominazione di origine controllata non può essere immesso al consumo prima del 1° novembre dell’anno successivo a quello di produzione delle uve. Per poter fare mostra della dicitura “Aglianico del Vulture superiore docg” deve esserci stato un periodo di affinamento obbligatorio di almeno 12 mesi in contenitori di legno e almeno 12 mesi in bottiglia. Invece per poter parlare di Aglianico riserva l’affinamento in legno dev’essere di almeno 24 mesi, oltre al periodo di un anno in bottiglia. 

Il colore rosso rubino intenso dell'Aglianico del Vulture

Caratteristiche organolettiche

Parlando delle sue caratteristiche, l’Aglianico del Vulture è un vino di colore rosso rubino intenso, il suo bouquet è vinoso e persistente, al palato è fruttato, speziato, tannico, di corpo. Con l’invecchiamento può assumere riflessi aranciati e può presentare un lieve sentore di legno. È un vino ideale da abbinare a primi piatti saporiti, arrosti e formaggi a pasta dura.
Ora non vi resta che gustarlo, nei momenti belli ma anche in quelli meno favorevoli, ricordando come diceva il poeta Orazio, nativo di Venosa, che il vino “disperde i vecchi pensieri che consumano”.

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