Oggi vi parlo di Canapa Sativa. Già vedo i risolini sarcastici sulle vostre facce. Non è facile parlare di Canapa, soprattutto dopo anni di proibizionismo che hanno provocato incertezze, confusioni e timori. Parlarvene in quest’articolo non vuol dire essere o meno favorevoli alla legalizzazione, tantomeno è questo il mio intento. Sono convinto invece che sia importante riaccendere i riflettori sulle proprietà di questa pianta. Che il cambiamento poi, possa partire dalla tavola, ben venga. Soprattutto nel nostro paese, non c’è posto migliore della cucina per dare inizio ad una rivoluzione culturale. “Cinque cose che non sai su… la Canapa alimentare“, cercando di fare un po’ luce sulla pianta più bistrattata e boicottata che la storia dell’umanità conosca. Buona lettura!

  1. A detta degli esperti e a seguito di molti studi in merito, i semi di canapa sono l’alimento vegetale con il più alto valore nutrizionale.  Questo per via dell’elevato contenuto di proteine e dal fatto che contengono tutti e nove gli amminoacidi essenziali. Di grande rilievo anche il tenore dei carboidrati che gli conferiscono un valore energetico elevato. Degno di nota anche gli alti livelli di fibre e vitamine A, C, ed E, i caroteni, i fitosteroli, che ostacolano l’assorbimento del colesterolo e molti minerali come magnesio, calcio e potassio. Gli studi suggeriscono che i semi e l’olio di canapa possono aiutare ad abbattere il colesterolo cattivo e prevenire problemi causati dal colesterolo alto, compresa la coagulazione del sangue. Virtù che spesso vengono taciute, per svilire la sua coltivazione.
  2. Il 65% delle proteine della canapa è rappresentato dalla edestina, proteina ad alta digeribilità. Risultano assenti gliadina e glutenina, quindi non vi è glutine. Confrontata con la farina di frumento tipo 00, la farina di canapa contiene circa il 21% di calorie in meno, con ben il 49,5% dell’energia proveniente della componente peptidica (elestina), contro 89% delle calorie fornito dai carboidrati complessi nella farina di tipo 00. Difatti, contrariamente alla farina di semi di frumento tipo 00, la farina di canapa fornisce solo il 3,8% delle calorie dei carboidrati.
  3.  I semi di canapa sono un ottimo alimento da integrare alla dieta normalmente utilizzate per animali da reddito come galline ovaiole e polli, ma anche per le capre. Molti studi in merito hanno dimostrato che una concezione alternativa dell’alimentazione animale possa darci alimenti con un alto valore aggiunto a partire dagli acidi grassi omega-3 e omega-6 e dall’acido linoleico coniugato, passando per l’alto contenuto di antiossidanti, vitamine e minerali.
  4. Dallo street food alla cucina stellata, “l’ingrediente canapa” ben sposa esigenze nutrizionali, attira per il suo essere “insolito” e dal gusto inaspettato. Presente nei ricettari storici italiani ed internazionali, oltre ad un buon elemento di marketing ed attirare i curiosi, (l’aromatizzazione della birra con la canapa, ad esempio, pur arricchendone il bouquet, non ne stravolge quelle che sono le classiche note della bevanda, il luppolo e la canapa appartengono alla stessa famiglia botanica – cannabaceae – e quindi hanno caratteristiche aromatiche comuni), la canapa è un ingrediente versatile in cucina che, servito a crudo, può stupire i palati più scettici.

    Tagliolini di farina di canapa con porri e pinoli
  5. Concludiamo mettendoci alla prova. Vi proponiamo una ricetta di “Cucinando su ruote“, simpatico camioncino street food, che ha fatto della cucina con l’ingrediente canapa, una stile di vita. Seguite la sua pagina Facebook per avere notizie sui loro spostamenti! La ricetta della farinata di canapa di “Cucinando su ruote:                                                                      “Setacciare le farine di canapa (15%) e di ceci in una bacinella capiente. Diluirle con acqua fredda, amalgamare l’impasto con la frusta fino ad ottenere la consistenza ideale. Aggiungere sale e pepe e lasciare a riposare per almeno due ore. Quando riprenderemo l’impasto dal frigo, risulterà molto denso, perché la canapa assorbe l’acqua. Diluire ancora con l’acqua, fino ad ottenere una consistenza più liquida e aggiungere olio di oliva. Scaldare dell’olio in padella antiaderente per le crespelle. Quindi arrotolare e tagliare a dischetti, che verranno disposti sulla placca del forno a 150°, per farli dorare fino a quando sono croccanti. Il ripieno varia a secondo delle stagioni e dei prodotti dell’orto a disposizione”.

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