Oggi vi parliamo della pera, un frutto che impariamo ad apprezzare sin da giovanissima età e poi continuiamo a gustare per la sua dolcezza infinita e le sue svariate proprietà. Tante le cultivar, a tal punto che è possibile gustare una pera diversa in tutti i mesi dell’anno. In particolare, ci soffermeremo sulla pera “Agostina”, cultivar molto diffusa nelle campagne baresi, che matura nel mese di Agosto, da cui il nome. Come al solito, vi auguriamo una buona lettura: Cinque cose che non sai su… la Pera “Agostina” !
- La coltivazione del pero ha una storia antichissima. La maggior parte dei botanici è d’accordo che provenga dalla Cina Occidentale, da lì si sarebbe diffusa sia ad ovest che ad est, dimostrando ottime capacità di adattamento ai diversi ambienti e generando diverse specie. La specie Pyrus communis è originaria dell’Europa Centro-Orientale e dell’Asia Minore.
- Nelle campagne pugliesi si ritrovano tantissime piante di pero. Non veri e propri pereti specializzati, ma piante sparse che gli agricoltori innestavano per uso familiare, ma anche per la vendita ai mercati. Alberi “solitari” di pero sono presenti anche nei seminativi e nei boschi, in quanto i frutti venivano usati anche per l’alimentazione del bestiame. Questo è il caso della nostra “Agostina”, dalla buccia sottile e poco rugosa e dal colore verde-giallo. Il Sapore? Dolce e molto aromatica, ma anche un po’ astringente e tannica , soprattutto quando è poco matura. Acidità medio-alta.
- L’albero può raggiungere i 20 m di altezza, con corteccia marrone o nerastra. Le foglie sono in genere ovate, di colore verde scuro. I fiori sono formati da cinque sepali, cinque petali liberi, caduchi e di colore bianco. Ed ora forse una verità che vi sconvolgerà: la pera è un falso frutto! In quanto deriva dall’ingrossamento del ricettacolo floreale. Può assumere forme varie: appiattita, tondeggiante, allungata. Nel caso dell’ Agostina, abbiamo una forma turbinata, leggermente asimmetrica.
- Sapevate che la pera era il frutto preferito di Polifemo? Secondo una leggenda, il celebre ciclope per fare colpo sulla bella ninfa Galatea, pensò di far vanto delle sue ricchezze: raccontò dei suoi possedimenti terreni, dei suoi boschi, spiagge, greggi, soffermandosi però particolarmente su un frutteto di pere. Chissà se lo raccontò anche ad Ulisse…
- Di solito il nostro quinto punto dei “Cinque cose che non sai...” è dedicato alle ricette. La pera “Agostina” non è molto indicata per le preparazioni, avendo una bassa resistenza alle manipolazioni. Di certo non è la pera ideale per confetture e dolci. Gustatela fresca, anche perché numerosi sono i benefici per la salute del nostro corpo. Essendo ricca di fibre, stimola la digestione e la salute intestinale, riducendo il fastidio della costipazione o della diarrea. Molti non sanno che la pera ha anche la capacità di cicatrizzare più velocemente le ferite, grazie alla sinterizzazione della vitamina C e all’elevata quantità di acido ascorbico. Ricca di ferro e rame, ideale per chi fa sport.