Cinque cose che non sai su… i Cachi

I cachi, tra i frutti più iconici dell’autunno, possono non piacere a tutti ma sono da conoscere. Cominciamo col dirvi, un po’ per catturare la vostra attenzione, che il loro nome scientifico è “Diospyros kaki” che significa “cibo degli Dei“, per il gusto dolcissimo quando raggiungono la massima maturazione. E attorno all’albero dei cachi c’è davvero un’aura di sacralità nei Paesi orientali. Ma cerchiamo di capire qualcosa in più.cachi
  1. L’origine dei cachi è presumibilmente cinese ma anche il Giappone vanta la presenza di questa coltivazione da tempi non sospetti. Chiamato nei Paesi di provenienza l’albero dalle 7 virtù: la prima è la lunga vita degli alberi , la seconda la grande ombra che fornisce a chi cerca vi cerca riparo, la terza è la mancanza di nidi fra i suoi rami, la quarta la mancanza di tarli, poi ancora la resistenza al freddo, le proprietà concimanti dei suoi frutti e delle sue foglie e infine la possibilità di ottenere un bel fuoco con la sua legna. Il suo arrivo in Italia risale intorno al  1870 quando fu piantato nei giardini di Boboli a Firenze. Giuseppe Verdi fu tra i primi estimatori dei suoi frutti.caco
  2. Tra le innumerevoli varietà di cachi ci soffermiamo su quelle maggiormente apprezzate ed utilizzate in cucina. Il Caco Vaniglia è caratterizzato da una produzione abbondante, frutti molto dolci e dalla forma leggermente appiattita; la sua polpa è di color rosso scuro, tendente al bronzo. Il Caco Mela si contraddistingue per la sua polpa croccante e presenta diverse sottocategorie tra cui la Giant Fuyu i cui frutti possono arrivare a pesare anche 200 g. Il Caco Cioccolatino da frutti dalla buccia molto sottile, leggermente appuntiti verso l’apice, dal gusto dolce con un tocco vanigliato.kaki
  3. Perché mangiare cachi? Questi frutti, che possono non incontrare il gusto di tutti per il loro sapore astringente ed allappante, fanno molto bene all’organismo umano. Innanzitutto perché sono energizzanti e rivitalizzanti per via dell’alto contenuto di zuccheri e potassio, consigliati agli sportivi. Combattono il colesterolo con il loro elevato contenuto di fibre alimentari. Sono un ottimo alleato per chi soffre di gastrite non contenendo sostanze acide. Le vitamine A e C contenute in questi frutti contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario. Hanno effetti benefici sulla pelle per l’azione combinata di vitamina C e licopene. Sono ottimi antiossidanti per la presenza di una grande quantità di flavonoidi e polifenoli. Hanno inoltre proprietà antinfiammatorie e vasodilatatrici.kaki all'albero
  4. Ma quali sono i principali produttori di cachi? È presto detto. La gran parte dei cachi prodotti a livello mondiale proviene dalla Cina con una produzione di ben 2 milioni di tonnellate annue. Gli altri principali produttori sono Corea del Sud, Giappone, Brasile e Azerbaijan. In Italia la produzione annua si attesta sui 650.000 quintali, la maggior parte dei quali sono prodotti da Emilia Romagna e Campania.albero di cachi
  5. Probabilmente i cachi non sono molto usati nella cucina occidentale ma i loro possibili utilizzi sono diversi. Fanno un figurone in mousse, torte e crostate ma anche una “semplice” confettura di cachi ha il suo perché e realizzarla è facilissimo. Basta cuocere 1 kg di cachi con 250 g di zucchero, del succo di limone ed una mela tagliata a cubetti che agirà da addensante naturale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *