Cosa bolle in pentola? Meduse a tavola.

Da odiate nemiche dei bagnanti a potenziale risorsa: le meduse non sono solo gli animali urticanti che immaginiamo ma anche un cibo sostenibile e goloso. Una deliziosa frittura, un’insalata di jellyfish, oppure un carpaccio marinato con erbette. E persino le tagliatelle seppia e medusa.
Questi solo alcuni dei piatti che potremmo degustare in un futuro non lontano. In estremo Oriente queste creature marine sono utilizzate da millenni nei piatti tradizionali, con un impatto significativo anche sull’economia. Con una popolazione mondiale che cresce ad un ritmo vertiginoso – a fronte di una produzione di cibo che aumenta molto più lentamente – individuare risorse alimentari nuove e sostenibili è, infatti, una sfida inevitabile e si profila l’opportunità di utilizzarle come “novel food” anche in Occidente.
Da tempo ricercatori e biologi sostengono che alcune specie di medusa potrebbero essere il cibo del futuro, economico e facile da reperire, con un bassissimo impatto ambientale, poiché sono diventate specie infestanti nei nostri mari a causa della crisi climatica e il surriscaldamento globale e tenderanno ad aumentare in modo esponenziale. In Italia purtroppo, come in tutta Europa, l’uso alimentare delle meduse non è ancora stato autorizzato poiché manca l’approvazione della Commissione Europea e il parere favorevole dell’Efsa, l’Ente europeo sulla sicurezza alimentare. Ma soprattutto manca una filiera dedicata, che tuteli i consumatori garantendo i giusti controlli nei processi di trasformazione e in termini di sicurezza alimentare. Eppure, un po’ come per gli insetti, nel Sud-est asiatico e molti altri paesi, questi animali sono largamente consumati, dalle zuppe alle insalate, nel sushi e nella tempura.
Inoltre sono prive di grassi e calorie, fonte di proteine, in particolare collagene, magnesio, potassio e altri nutrienti con proprietà antinfiammatorie e antiossidanti: un alimento sano, perfetto per un’alimentazione equilibrata. In particolare molti ricercatori del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) hanno effettuato studi sulla specie Rhizostoma pulmo (una delle più numerose) ed altri esemplari non pericolosi né tossici, idonei al consumo umano, che hanno un sapore delicato molto simile ai frutti di mare e una consistenza simile alla seppia. Ed è proprio grazie alla ricerca scientifica che il fenomeno sta gradualmente prendendo piede anche nel nostro paese. Sono molti gli chef famosi che, incuriositi da questa eccellente materia prima, hanno aderito al progetto dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Cnr-Ispa), creando numerose ricette a base di meduse raccolte nel libro “European Jellyfish COOKBOOK – Prime ricette a base di meduse in stile occidentale.”
Alcuni esempi? La “Medusa fritta alla pizzaiola” di Pasquale Palamaro, “Un carpaccio davvero buono” di Gennaro Esposito, e “Persino un risotto” dello chef Fabiano Viva.
A questo punto viene da chiedersi quando le meduse saranno effettivamente disponibili e reperibili nelle pescherie e nei mercati italiani. Per il momento si possono trovare, essiccate, esclusivamente in alcuni negozi di generi alimentari asiatici oppure online, su alcuni siti stranieri.
Solo i più fortunati potranno degustarle in qualche grande ristorante stellato, il resto di noi dovrà accontentarsi (per ora) di nuotarci insieme, a debita distanza.

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