La busiata è un tipico formato di pasta originario della Sicilia occidentale, in particolare della provincia di Trapani, chiamato così perché l’impasto originariamente veniva avvolto attorno al fusto di una pianta, il “buso” in dialetto siciliano, il cui nome scientifico è ampelodesmos mauritanicus. Questa erba locale veniva utilizzata per creare delle fascine e per dare alla pasta alla trapanese il suo caratteristico aspetto attorcigliato.
È un prodotto talmente radicato nel suo territorio che ha ottenuto il riconoscimento come prodotto agroalimentari tradizionali (PAT) della regione Sicilia.
Si tratta di una via di mezzo tra bucatini e fusilli: le busiate sono attorcigliate su loro stesse in una spirale molto stretta che lascia un piccolo buco nel centro e sono lunghe circa 5-8 cm. Questo particolare maccherone si può trovare sia fresco che essiccato.
La ricetta che vede protagoniste le busiate è quella con il pesto alla trapanese ma si prestano anche a tante altre varianti, poiché trattengono bene i condimenti e i sughi corposi.
Ottima anche la versione “alla siciliana”, cioè con melanzane fritte, pesce spada, pomodorini e menta fresca o con crema di zucchine, vongole e scorza di limone.
Il connubio con il pesto trapanese nasce per ovvie ragioni geografiche che accomunano questi due prodotti tipici. Furono i marinai genovesi che attraccavano le loro navi al porto di Trapani a far conoscere il pesto ai siciliani. I Trapanesi, in seguito, modificarono la ricetta tradizionale aggiungendo al basilico gli ingredienti tipici del loro territorio, ovvero i pomodori pizzutelli, le mandorle e il formaggio di pecora.
La gastronomia è una forma di globalizzazione intrisa di universalità culturale : si tratta di pensare al rapporto tra identità e tradizioni diverse, secondo una prospettiva costruttiva che possiamo definire di interculturalità, per indicare il processo di interazione e di sinergia, in cui le differenze trovino la forma dinamica ed efficace della loro identità e della loro unità.
– Ricetta:
Dosi per 4 persone
Pomodoro: 250 gr
Basilico: 50 gr
Aglio: 1 spicchio
Mandorle: 50 gr
Pecorino: 1 cucchiaio
Sale: qb Pepe nero: qb
Busiate: 400 gr
– Preparazione:
L’antica tradizione prevede che tutti gli ingredienti del pesto vengano pestati in un mortaio (recipiente dal fondo tondeggiante in legno o metallo), ma in assenza di questo andrà bene anche un mixer.
Innanzitutto mettete sul fuoco una pentola d’acqua. Lavate con cura i pomodori e quando l’acqua inizia a sobbollire scottateli per 5 minuti. In sede dei pomodori, aggiungete delle mandorle in una padella con un po’ di Olio Evo per tostarle, fatto questo una volta pronte mettetele da parte Una volta scolati i pomodori, togliete la buccia ed inseriteli nel mortaio o nel mixer dove dovrete poi aggiungere basilico, mandorle pelate e l’aglio.
Frullate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. In seguito aggiungete il pecorino grattugiato, un pizzico di sale e olio EVO, dopo aver mescolato con cura versate il tutto in una ciotola.
Cuocete le busiate in abbondante acqua salata e scolatela al dente. Condite infine le busiate con il pesto ed assaporate così l’inconfondibile gusto che quest’ultimo regala.