SPOILER: Avvisiamo gli appassionati di armocromia che, a seguito della cottura, il carapace del granchio blu perderà il colore che l’ha reso tristemente noto, per omologarsi alla maggior parte dei suoi compagni crostacei d’arancione vestiti e sposarsi perfettamente con una bella linguina con i pomodorini. Ricercatori del Gusto, dopo essere stati letteralmente bombardati, nelle ultime settimane, da storie fantascientifiche, leggende metropolitane e chiacchiere da bar circa il “Callinectes Sapidus“, il temibile e famigerato Granchio Blu, è giunto il momento di fare un po’ di chiarezza e sfatare alcune dicerie. Prima di dire la nostra ci siamo documentati a lungo e ci siamo rivolti a qualcunoLeggi altro →

Quanto ci piace parlare di “cibo”? Negli ultimi anni è diventata quasi un’ossessione, un’ostentazione che tocca vette numeriche, quasi immaginabili: più del 53% della popolazione italiana, ha dichiarato in un recente sondaggio, che ha il cibo, in tutte le sue sfaccettature, al centro di almeno una delle sue conversazioni giornaliere. Questo tutti i giorni, poco importa se feriali o festivi.  Parlarne è diventato, quasi, più importante dell’atto stesso del mangiare. Sul perché è presto detto: il cibo è un piacere. Ed è un grandissimo piacere accogliere qui da noi Sandro Romano, gastronomo, giornalista e studioso (appassionato) della cucina italiana e del mondo. Pugliese doc eLeggi altro →

Per gli italiani la Pasqua (come ogni altra festa comandata d’altronde) significa tradizione. Riunirsi in famiglia e condividere quei cibi simbolici che sono parte della nostra storia gastronomica. Che sono parte di noi. Oggi abbiamo deciso di omaggiare colei che è considerata la regina dei dolci Pasquali, specialmente nella tradizione partenopea. Ed è in quella terra di sole, mare e grano buono che la Pastiera ha avuto origine, in tutto il suo splendore. Costituita da un “guscio” solido e fragrante di pasta frolla, un cuore morbido e cremoso a base di uova, ricotta e grano , con le sue sfumature caramello e il suo profumoLeggi altro →

Il suo successo non ha tempo né confini. La sua storia è quella di un piatto povero, nato all’ombra del Vesuvio, per sfamare una popolazione in miseria. Diventata ambasciatrice straordinaria della cucina italiana nel mondo, ha conquistato anche i più palati raffinati e gli chef stellati. Una storia partita secoli fa, ma che si è tinta di rosso solo dopo la scoperta dell’America, con un impasto di farina, acqua, sale e lievito che si è evoluto e trasformato nel tempo, tra farine speciali, tecniche di lievitazione e rivisitazione creative. Stiamo parlando di lei, la pizza Margherita, il tricolore culinario più pop che ci sia: ilLeggi altro →

Oggi è San Valentino, la festa di tutti gli innamorati, che celebra l’amore in ogni sua forma. E per festeggiare il giorno più dolce dell’anno quale cibo è più rappresentativo del cioccolato? Un alimento divenuto simbolo di questa festività, associato per sua natura all’idea di dolcezza, passione e purezza: porgerlo in dono alla persona amata è quindi un modo per dimostrare e comunicare tutto il nostro sentimento. Regalare un cioccolatino significa donare una coccola, un gesto dolce.Leggi altro →

Il suo caratteristico sapore racconta e racchiude l’Alto Adige, meglio di qualunque altra produzione gastronomica. Non può mancare sui taglieri dei rifugi alpini, ma è apprezzato anche per la sua versatilità in cucina (come non citare i canederli). Viene affumicato e stagionato per almeno 22 settimane. Avete capito, no? Parliamo dello Speck e lo facciamo nella nostra rubrica “Cinque cose che non sai su…”. Buona lettura!Leggi altro →

Il supplì a Roma è un must, una forma d’arte. Proprio per questo è un “mestiere” per pochi, richiede molta manualità e sensibilità per saper bilanciare i sapori e le consistenze che sono fondamentali. Perché bisogna dirlo: non è vero che “tanto fritto è bono tutto”, occorre la giusta tecnica per ottenere una frittura fragrante che non sia unta e soprattutto non sia bruciata, la quale oltre ad essere poco digeribile è anche nociva per la salute. Nella sua semplicità il supplì racconta una storia che parte agli inizi dell‘800, tra le borgate romane.Leggi altro →

È giovedì! Qualcuno ha detto gnocchi?? Ebbene sì, nella Capitale e in alcune regioni del centro Italia è tradizione preparare gli gnocchi proprio il giovedì ma si sa, questo è un piatto casalingo evergreen, ed è come il nero, sta bene con tutto, tutti i giorni della settimana. Chi non ha mai affondato le mani in pasta per preparare queste morbide gemme di patate? Gli gnocchi sono un cibo antichissimo, estremamente diffuso in molti paesi del mondo e presentano differenze notevoli da un tipo all’altro sia per forma che per ingredienti. La ricetta più famosa e diffusa è un impasto fatto con farina di frumento,Leggi altro →

[Bologna] – Partecipando al Sana fiera 2022 – il salone dell’alimentazione biologica e del naturale, abbiamo avuto modo di scoprire molte realtà produttive del settore agroalimentare che operano con professionalità ed esperienza, per dare voce a prodotti di qualità, ad alto contenuto innovativo, guardando al futuro dei consumi e caratterizzandosi per l’attenzione all’eccellenza, alla rivoluzione dell’alimentazione biologica certificata, della cosmesi naturale e del green lifestyle. Tra le varie novità una ci ha sorpreso in modo positivo e vogliamo condividerla con voi, per diffondere il concetto del green e dell’alimentazione salutare ma con gusto, nel rispetto della cultura gastronomica del nostro paese.Leggi altro →

La busiata è un tipico formato di pasta originario della Sicilia occidentale, in particolare della provincia di Trapani, chiamato così perché l’impasto originariamente veniva avvolto attorno al fusto di una pianta,  il “buso” in dialetto siciliano, il cui nome scientifico è ampelodesmos mauritanicus. Questa erba locale veniva utilizzata per creare delle fascine e per dare alla pasta alla trapanese il suo caratteristico aspetto attorcigliato.Leggi altro →