Il supplì a Roma è un must, una forma d’arte. Proprio per questo è un “mestiere” per pochi, richiede molta manualità e sensibilità per saper bilanciare i sapori e le consistenze che sono fondamentali. Perché bisogna dirlo: non è vero che “tanto fritto è bono tutto”, occorre la giusta tecnica per ottenere una frittura fragrante che non sia unta e soprattutto non sia bruciata, la quale oltre ad essere poco digeribile è anche nociva per la salute. Nella sua semplicità il supplì racconta una storia che parte agli inizi dell‘800, tra le borgate romane.Leggi altro →